Sopralluogo all’ex Mercato di Via Gioia: una struttura sostanzialmente pronta all’uso rimasta inutilizzata per mera convenienza elettorale

Laterza: «La vita delle persone conta più della propaganda di Fratelli d’Italia». Nicolini: «Chiederemo conto all’Assessore Tognolli».

Trieste, 16 maggio 2024 | Si è svolta stamattina, a seguito della richiesta a prima firma di Adesso Trieste di circa due mesi fa, il sopralluogo della IV Commissione consiliare presso i locali inutilizzati dell’ex Mercato della Stazione di via Gioia, a pochi passi dal dramma umanitario del Silos. Nel corso del sopralluogo consiglieri, ma anche giornalisti e rappresentanti di associazioni e movimenti che si occupano di Rotta Balcanica e accoglienza hanno potuto visitare lo spazio, appurandone il buon grado di conservazione. 

«La Commissione di oggi è stata importante per due ragioni – dichiara Riccardo Laterza, Capogruppo di Adesso Trieste in Consiglio Comunale e primo firmatario della richiesta di sopralluogo – La prima è che abbiamo potuto constatare che quello di via Gioia è uno spazio sostanzialmente pronto all’uso, al quale servirebbero veramente pochi accorgimenti per essere allestito come dormitorio a bassa soglia e ad alta rotazione. La seconda notizia è che le ragioni per cui questo progetto due anni fa è stato prima proposto e poi abbandonato dalla stessa Giunta Dipiazza sono di natura meramente elettorale». 

«Un partito in particolare, Fratelli d’Italia, non ha alcun interesse a risolvere concretamente il problema della gestione dei flussi migratori, perché fa comodo avere un tema sempre a disposizione quando si è a corto di argomenti per fare propaganda – prosegue Laterza -. C’è tuttavia qualcosa di più importante di qualsiasi campagna elettorale, ed è la vita e la dignità delle persone: sia di quelle costrette a vivere nel Silos, sia della cittadinanza per la quale il Silos è un oggettivo problema di salute pubblica e sicurezza». 

«Il problema della gestione dei flussi migratori non può essere banalizzato come si ostina a fare la destra – aggiunge Kevin Nicolini, Consigliere Comunale di Adesso Trieste -. Dicono di aver fermato i flussi migratori grazie alle loro politiche a livello nazionale, ma la verità è che i migranti sono sì bloccati, ma nel rudere del Silos. La soluzione paventata ma non ancora attuata del potenziamento di Campo Sacro non può affatto rispondere allo scopo che invece si raggiungerebbe attivando un dormitorio in via Gioia, ovvero l’accoglienza a brevissimo termine di transitanti e richiedenti asilo in attesa di trasferimento altrove». 

«Alla luce delle informazioni raccolte oggi –conclude Nicolini – chiederemo conto all’Assessore alle Politiche Sociali Tognolli se intenda chiedere la disponibilità della struttura per rispondere concretamente al problema del Silos, inviando una richiesta di convocazione della I Commissione consiliare alla presenza di associazioni e movimenti intervenuti nel corso della giornata di oggi». 

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Voto circoscrizioni su delibera asilo nido Roiano, Adesso Trieste nettamente contraria

V e VI Circoscrizione chiamate a esprimersi sulla privatizzazione dell’asilo nido di Roiano.

Adesso Trieste nettamente contraria

Trieste, 14 maggio 2024 | Non sono bastati gli accorati appelli delle educatrici presenti alla seduta di ieri sera per convincere i consiglieri di centrodestra a bocciare la vergognosa delibera che affida ai privati la gestione della struttura di Roiano e così in Sesta Circoscrizione la delibera è passata. Completamente opposto l’esito della votazione in Quinta Circoscrizione, dove ha prevalso il voto contrario grazie ai progressisti, in maggioranza.

«Ci schieriamo al fianco delle educatrici che erano presenti alla seduta – commenta Giorgia Kakovic, consigliera comunale di AT – perché per noi si tratta di una questione fondamentale, che mette assieme tutte le battaglie in cui crediamo: la lotta contro il lavoro povero e la precarietà, la difesa dei beni comuni e della proprietà pubblica, i diritti delle famiglie ad avere un servizio di qualità e insieme economicamente sostenibile.»

«Il voto favorevole della destra a un provvedimento che privatizza nei fatti un asilo nido costruito con i fondi pubblici e progettato nei suoi spazi interni dalle operatrici comunali è un voto contro le famiglie, contro le lavoratrici, contro le mamme e contro i bambini- sottolinea Leo Brattoli, portavoce di AT e consigliere in VI Circoscrizione. Le consigliere e i consiglieri di Fdi, Lega e Fi hanno obbedito acriticamente a un diktat arrivato dall’alto, senza neanche motivare la loro scelta, senza domandarsi di chi stiano facendo gli interessi. Di certo non quelli della comunità che li ha votati.»

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Diritto di asilo nido

Il comunicato di Adesso Trieste

In questi giorni tutte le Circoscrizioni sono chiamate a dare il loro parere riguardo alla privatizzazione degli asili nido. Dopo quello di Roiano (al posto della caserma della Polizia), la Giunta comunale ha intenzione di esternalizzare il servizio anche per la nuova struttura che dovrebbe sorgere al posto dell’ex caserma Charlie a San Giovanni.
 

Già quattro Circoscrizioni si sono espresse con parere negativo, anche grazie alla nostra azione nei Consigli (Altipiano est e ovest, Roiano e centro città).

Le prossime votazioni sono:

– lunedì 13 maggio alle 19.30 in Quinta Circoscrizione (San Giacomo-Barriera) dopo l’audizione con l’assessore De Blasio, nella sede di via dei Modiano 5 (villa Sartorio)

– lunedì 13 maggio alle 20 in Sesta Circoscrizione (San Giovanni) dopo l’audizione con i sindacati, nella sede di Rotonda del Boschetto 6.

È molto importante che sia presente un pubblico numeroso. 

Finora i consiglieri di destra hanno sempre votato a favore della privatizzazione che metterà in serie difficoltà tanti genitori, oltre ad aumentare il precariato delle educatrici. Per questo, sarà fondamentale partecipare ed esercitare una pressione democratica, in modo che molti occhi siano puntati su di loro e sulle azioni ostili alla giustizia sociale che stanno intraprendendo!

Il Comune non intende esternalizzare soltanto il personale– che sarebbe assunto quindi da cooperative o società private, aumentando la precarietà e lo sfruttamento lavorativo, con stipendi malpagati, disparità di trattamento e conseguente diminuzione della qualità del servizio –, ma vuole privatizzare anche i posti disponibili per accogliere le bambine e i bambini. 

Nel caso di Roiano, dei 66 posti disponibili, 33 non rientrerebbero nelle graduatorie comunali, ma sarebbero gestiti come un asilo nido privato, quindi pagando una retta molto più alta. E questo nonostante il fatto che l’asilo sia stato costruito interamente con soldi pubblici e che nel 2024 ben 631 bambine/i non abbiano trovato posto nei nidi comunali.

Attiviamoci per contrastare il lavoro precario e per difendere i servizi alle famiglie e i beni comuni!

La Rete dei Comitati sollecita Dipiazza a realizzare i bilanci partecipativi, come previsto nel suo programma elettorale


Trieste, 4 maggio 2024. Animato e partecipato l’evento dal titolo “La città che vogliamo” messo in campo questa mattina dalla Rete dei Comitati in Largo Barriera. Alcune centinaia di persone si sono fermate ai gazebo a parlare e scambiare idee con gli attivisti degli 11 comitati aderenti alla rete. Sui banchetti e i cartelloni si trovavano materiali informativi riguardo le battaglie socio-ambientali che stanno portando avanti: la difesa di spazi verdi e sociali quali la pineta di Cattinara e l’ex Pavan di San Giacomo, la lotta contro l’inutile ovovia, la difesa della sanità pubblica, in particolare quella territoriale, dei consultori e del Burlo Garofolo, le rigenerazioni urbane quali l’anello verde della Maddalena, via San Michele e il suo giardino e le pesanti ricadute del cubone di San Giovanni.

Dalle 10.30 c’è stato anche un partecipato confronto, curato da Vid Tratnik, esperto sui processi partecipativi in ambito urbanistico, in cui si è parlato di come funziona un bilancio comunale partecipato, di cos’è il teatro legislativo e delle tante pratiche per rendere partecipi i residenti delle scelte urbanistiche.

Al termine dell’incontro gli undici comitati hanno annunciato di aver mandato questo messaggio al Sindaco Dipiazza:


“Egregio Sindaco Roberto Dipiazza, costruire scelte e rigenerazioni urbane fatte a partire dall’ascolto e dai bisogni di chi vive la città e i suoi rioni e da percorsi di progettazione partecipata è fondamentale per realizzare opere e politiche realmente utili a migliorare la qualità della vita di tutte e tutti.

Questo approccio di democrazia diretta appiana i conflitti generati da scelte calate dall’alto, promuove partecipazione e fiducia e fa sì che le risorse pubbliche vengano usate in modo efficiente.

Come Rete dei Comitati di Trieste nasciamo da tale convinzione e perciò le chiediamo che nel prossimo bilancio comunale da presentare alla fine di quest’anno venga mantenuto quanto previsto nel suo programma elettorale “Soprattutto Trieste”, dove ha scritto: “siamo nelle condizioni di accrescere la partecipazione dei cittadini anche attraverso bilanci partecipativi per Co-progettare parte delle politiche pubbliche”. Condividiamo questo punto del suo programma e nello specifico le chiediamo di destinare, seguendo l’esempio da quanto fatto da altri Comuni, una cifra congrua crescente negli anni per ogni circoscrizione (proporzionalmente agli abitanti) per realizzare progetti proposti, co-progettati e votati dai cittadini.

 

In attesa di un gentile riscontro le porgiamo distinti saluti – Rete comitati Trieste”

 

Dal PROGRAMMA PROPOSTE PROGRAMMA ELETTORALE DI COALIZIONE A SOSTEGNO DI ROBERTO DIPIAZZA SINDACO “SOPRATTUTTO TRIESTE”

BILANCI PARTECIPATIVI

A fronte della propedeutica fase di elaborazione, che purtroppo a causa dell’emergenza Covid non ha potuto trovare la successiva attuazione, siamo nelle condizioni di accrescere la partecipazione dei cittadini anche attraverso bilanci partecipativi per Co-progettare parte delle politiche pubbliche.

La città che vogliamo: la rete dei comitati si presenta alla città


Sabato 4 maggio in Largo Barriera dalle 9 alle 13 la rete dei comitati di Trieste si presenta alla cittadinanza.

Sono sempre più numerosi i comitati nati negli ultimi anni dall’impegno di cittadine e cittadini che non vedono accolte dalla Giunta comunale le proprie istanze e che vogliono continuare a far sentire la propria voce. Sabato 4 maggio in Largo Barriera dalle 9 alle 13 saremo presenti in 11 comitati per far conoscere le rispettive richieste e per farci conoscere dal resto della città, per accogliere suggerimenti e adesioni, per fornire informazioni e per sollecitare alla partecipazione. L’evento è stato presentato stamattina in una conferenza stampa.

 

Racconteremo le nostre battaglie ambientaliste esociali e le difficoltà di chi abita le periferie della città. Non vogliamo più subire passivamente le scelte calate dall’alto, compiute da una classe dirigente i cui interessi sono sempre più distanti dalle reali necessità del nostro territorio. Vogliamo partecipare attivamente ai processi decisionali, alla gestione e cura dei nostri rioni e della nostra città.

Le lotte che stiamo portando avanti riguardano in maniera trasversale l’ambiente e la qualità degli spazi, la sanità e la scuola pubbliche. Siamo uniti e unite da un’idea diversa di città. Per questo avanziamo proposte e soluzioni alternative. 

Nel nostro evento daremo ampio spazio a un incontro di formazione sui processi partecipativi in ambito urbanistico. Alle 10.30 Vid Tratnik, esperto in formazione e processi partecipativi e fondatore dell’organizzazione no profit PINA (www.pina.si), ci parlerà di come funziona un bilancio comunale partecipato, di cos’è il teatro legislativo e delle tante pratiche per rendere partecipi i residenti delle scelte urbanistiche di una città e che hanno avuto un buon riscontro nella vicina Slovenia.

Vogliamo portare all’attenzione della cittadinanza le questioni che impattano negativamente sulle nostre vite, come la distruzione della pineta di Cattinara, la costruzione dell’ovovia, la pesante cementificazione dei rioni di San Giacomo, di San Giovanni e della Maddalena. La Giunta comunale continua a non tenere conto delle nostre richieste, anche quando sono supportate dalla raccolta di migliaia di firme, come nel caso del Giardino di San Michele, del senso unico previsto in via San Michele ma mai attuato, della difesa dei consultori familiari o della sanità pubblica. Invitiamo quindi le triestine e i triestini a unirsi alla nostra rete di comitati per costruire insieme una città diversa.

Durante l’evento ci sarà la possibilità per bambine e bambini di usufruire di uno spazio per disegnare, leggere e fare un laboratorio “sulla città che vorrebbero” insieme a Zio Giò di Libribelli.

Alla RETE CITTADINA DEI COMITATI DI TRIESTE aderiscono:

• Comitato Insieme San Giacomo

• Campo Libero – rete solidale di San Giacomo

• Maddalena Vive

• Coordinamento Salviamo il Burlo e la pineta di Cattinara

• Comitato spontaneo per la pineta di Cattinara

• Collettivo Nessuna ovovia

• Comitato per il Giardino di San Michele

• Comitato La Qualità della Via

• Comitato di partecipazione per i Consultori Familiari

• Comitato di San Giovanni

• Coordinamento per la Difesa della Sanità Pubblica a Trieste

Per info e contatti: Federico Zadnich 3701306804

Contatti per la stampa: Federico Zadnich tel: 3701306804

Campionato Baskin FVG: ancora una vittoria per il Bazinga Baskin Trieste

Nell’ultima gara ufficiale della stagione, valida per il secondo turno del Campionato regionale di Baskin del Friuli-Venezia Giulia, i Bazinga Baskin Trieste, ancora una volta, vincono nei tempi supplementari contro l’ASD Pallacanestro Portogruaro.

Come da abitudine, per i giuliani, match equilibrato, fin dalle prime fasi. Leggermente rimaneggiati nel ruolo di 5 per alcune defezioni, per i Bazinga eroica prestazione della veterana Papais, che rimane sempre in campo portando il proprio apporto nella costruzione del gioco ma anche in fase realizzativa. È comunque Kostić a rompere il ghiaccio con i canestri del palazzetto di Tolmezzo, che ha ospitato questo ultimo turno. Il giovane lungo in forza ai biancoverdi triestini ha siglato le prime due realizzazioni. Poi nel finale della prima frazione, preziosi 4 punti a testa per Alice Lenardon e Milo Pituzzi. Per Portogruaro Dion e Rigoni rendono meno amaro lo svantaggio. Il primo quarto si conclude sul 19 a 17 per i Bazinga.

Nel secondo quarto sale in cattedra il bomber Cante con 9 punti consecutivi, frutto di tre bombe. Importate anche il contributo di Delfini sotto le plance. Nardi e Soncin risultano invece i migliori tra i veneti: in due mettono a segno 14 punti sui 16 della squadra nel parziale.

Il primo tempo vede i triestini in vantaggio minimo sul 34 a 33.

Il terzo quarto è la fotocopia del secondo per Cante, che realizza altre tre bombe consecutive, mentre altre due realizzazioni per i Bazinga portano la firma di Rakić e Papais. Gli avversari però fanno meglio e passano in vantaggio, grazie soprattutto a Soncin e Gobatto che portano Portogruaro sul 50 a 47 prima del quarto conclusivo.

E come spesso avviene nei finali più caldi si accendono i fuoriclasse: ed ecco che Alice Lenardon si fa trovare pronta mettendo a segno 9 punti; ma portano il loro contributo anche Cante e Rakic, oltre a Bernobich e Candussi. Per i veneti è ancora Dion a far vedere le cose migliori, ma si conclude in parità: 67 a 67, serve dunque il supplementare!

Nella frazione aggiuntiva, letteralmente esplodono, in fase realizzativa, i due migliori marcatori dei Bazinga: apre Lenardon con 9 punti consecutivi e chiude con 6 Cante, in mezzo due punti per Candussi, ma l’over time è decisamente di firma biancoverde, 17 a 6 in favore dei giuliani, che vincono quindi per 84 a 73.

Assemblea Pubblica della V Circoscrizione sull’ex Pavan: molti i residenti presenti

I numerosi interventi hanno ribadito le diverse ragioni per cui il rione respinge la variante urbanistica che porterebbe alla cementificazione dell’area verde e allo sventramento del cortile del Ricreatorio Pitteri

Trieste, 13 aprile 2024 | L’Assemblea pubblica convocata dalla V Circoscrizione, presieduta da Michela Novel, sul tema dell’ex Pavan ha visto partecipare ieri 150 persone. Assemblee popolari così partecipate non si vedevano da tempo, a dimostrazione del fatto che il progetto calato dall’alto dall’amministrazione relativo alla realizzazione di un impianto sportivo non convince la popolazione. Anzi, dalle testimonianze espresse durante la serata emerge che tanti residenti, soprattutto quelli di Via Frausin, si sentono beffati dal progetto che la Giunta sta portando avanti per l’area. 

«Abbiamo fortemente voluto questa assemblea per creare un momento di dialogo e trasparenza che finora è mancato – dichiara Barbara Chiarelli, capogruppo di Adesso Trieste in V Circoscrizione – dando all’amministrazione la possibilità di spiegare le ragioni di questo progetto alla cittadinanza, che in queste settimane ha manifestato diverse preoccupazioni. Ma nessuno della Giunta o della maggioranza consiliare di centro-destra si è presentato. Forse perché si tratta di un progetto difficilmente difendibile? In ogni caso Dipiazza, Lodi e tutti gli altri sostenitori della cementificazione di San Giacomo hanno rinunciato all’ennesima occasione per confrontarsi direttamente con chi dovrebbe subire le loro scelte».

La sala dell’oratorio della Parrocchia di San Giacomo era gremita di persone di tutte le età: il dibattito si è articolato dando parola a molti cittadini, alle insegnanti della Scuola Duca d’Aosta, e alle realtà attive nel rione, dal Comitato Insieme per San Giacomo al Comitati dei genitori delle scuole di Via Frausin, fino alla rete Campo Libero. Sono intervenuti anche i consiglieri comunali Laterza (AT) e Richetti (M5S).

«La grande partecipazione dei residenti del rione – dichiara Slaviša Skipina, consigliere circoscrizionale di Adesso Trieste – dimostra la forte convinzione della necessità di difendere lo spazio ancora verde dell’ex Pavan, nonostante le demolizioni, che potrebbe essere valorizzato come luogo di socializzazione, e anche di difendere il Ricreatorio Pitteri dallo sventramento. Utilizzeremo tutti gli strumenti a disposizione per bloccare questo progetto, a partire dalle osservazioni che qualsiasi cittadino può presentare alla variante urbanistica».

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Ex Pavan tema di un’Assemblea Pubblica della Quinta Circoscrizione

Dopo settimane concitate, anche la Quinta Circoscrizione prende parola sulla vicenda che fa discutere il quartiere di San Giacomo rispetto all’ipotesi di realizzazione di una palestra in via Frausin.

Trieste, 9 aprile 2024 – Votata lunedì sera dalla maggioranza dei consiglieri del parlamentino la delibera per un’Assemblea Pubblica avente come oggetto: situazione riguardante l’ex Pavan e possibili alternative. L’assemblea si terrà venerdì 12 aprile presso l’oratorio della parrocchia di San Giacomo Apostolo di via Vespucci, 12 con ingresso in via Colombo, dalle ore 19.00.

“Da un lato conosciamo le intenzioni dell’attuale amministrazione, dall’altro stiamo assistendo ad una serie di proteste lecite che provengono dalla cittadinanza per diverse questioni” afferma la capogruppo di Adesso Trieste Barbara Chiarelli, coordinatrice della commissione Rigenerazione Urbana che in seduta ha motivato la richiesta di indire l’assemblea pubblica, a firma dei consiglieri progressisti di AT, PD e PF. “Chi si sta opponendo a questo progetto non è contrario a prescindere alla realizzazione di una palestra, ma è contrario al fatto che questa palestra venga realizzata proprio in quest’area, che oggi risulta, da piano regolatore, ‘zona BO – centro urbano di pregio ambientale’. Oggi l’area non ospita più un edificio considerato storicamente rilevante, ma ha ancora degli alberi sani e maturi e potrebbe rimanere uno spazio pubblico aperto, verde e accessibile. I residenti di San Giacomo, di tutte le età, ne hanno fortemente bisogno e ne hanno tutto il diritto.”

“Spiace constatare che i consiglieri del centrodestra abbiano votato contro l’organizzazione di questa assemblea pubblica, che è lo strumento più appropriato per affrontare l’empasse in cui ci si trova. È un atto di trasparenza assolutamente dovuto, a cui questa amministrazione non può continuare a sottrarsi” così la presidente Michela Novelche questa mattina ha incontrato l’assessora Lodi assieme al referente del Comitato Insieme per San Giacomo Matteo Antonante. “Auspichiamo vivamente la presenza dell’assessora Lodi all’assemblea, ma anche dell’assessore De Blasio poiché la prevista realizzazione dei parcheggi a servizio della palestra andrebbe a impattare pesantemente sulle scuole limitrofe e sul funzionamento del ricreatorio Pitteri, oltre che sul SIS che lì si svolge. Sono temi troppo importanti per non affrontarli il prima possibile”.

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Baskin: il Bazinga B. si impone al PalaTrieste su Portogruaro


L’ultimo impegno casalingo premia i Bazinga Baskin Trieste
Come nella scorsa uscita, il PalaTrieste rimane il fortino inespugnabile per gli avversari dei Bazinga Baskin Trieste. I biancoverdi guidati da Petra Papais ed Ivo Lagoi, dopo un tempo supplementare hanno ragione dell’ASD Pallacanestro Portogruaro, per 99 a 90.
Match equilibrato fin dalle battute iniziali tra i giuliani e la compagine di Portogruaro. A rompere il ghiaccio per padroni di casa il bomber Cante, che nella prima frazione sigla otto punti (dopo i due iniziali anche due “bombe” da tre). Importante, inoltre, il contributo del grintoso Rovis, mastino difensivo e finalizzatore in attacco e di un Paunović dall’ottima vena realizzativa. Sul finale del parziale sei punti anche per Parodi. Tra gli avversari spiccano Nadali Zanon, Furlanis e Gaiatto. Il primo quarto si chiude sul 24 a 22 per i triestini.
Nel secondo quarto si segna di meno e sono gli ospiti a mettere la testa avanti, grazie a sei punti immediati Serra e quattro di Rigoni. Per i Bazinga sono in particolare Rovis e Parodi a tenere a galla la squadra, ma anche la regia precisa di Tunin e Masci. Il primo tempo si conclude sul 36 a 41 in favore di Portogruaro.
Il riposo lungo fa bene a Paunović, che torna in campo e sigla sei punti consecutivi. Cante firma 5 punti (tra i quali ancora una tripla), Rovis porta in dote un altro filotto dei sei punti, mentre prosegue la regia senza sbavature di un attento e propositivo (anche in fase realizzativa) Masci. In questa frazione di gioco per Portogruaro si erigono a protagonisti Nadali Zanon e Pessa, che cercano di vanificare prima e ridurre poi, la rimonta dei padroni di casa. Si va al quarto conclusivo sul punteggio di 61 a 58.
L’ultima frazione è un continuo botta e risposta. Parodi e Mozan mettono a segno dei canestri importanti, Rovis non molla un millimetro mentre per Portogruaro Serra sigla due bombe consecutive che sembrano poter chiudere la partita. Si arriva ad un concitato finale dove Candussi sigla per i Bazinga il libero che manda tutti ai supplementari, sul punteggio di 80 pari.
L’over time esalta la “freddezza” del bomber Cante, che chiamato in causa dai compagni non delude e mette a segno 9 punti con tre tiri, coadiuvato perfettamente da Rovis e Masci. Portogruaro non ha più la forza di ribattere ed i Bazinga si impongono così per 99 a 90.
Ancora una volta il PalaTrieste si dimostra inespugnabile per le avversarie dei Bazinga!
Nell’altro match di giornata la Zio Pino Magic Udine ha sconfitto con un perentorio 60 a 49 la K-Ros Sistema Pordenone

Trieste aspetta da anni un servizio di car sharing che contribuisca a fornire valide risposte ai problemi di mobilità, ma il Comune dov’è?

COMUNICATO STAMPA

Presentati emendamenti e ordini del giorno in Comune e in Regione, ma bocciati dalla maggioranza

Trieste, 3 aprile 2024 | «Accogliamo positivamente questa prima embrionale sperimentazione di car sharing a Trieste che, dopo anni, risponde alle richieste degli studenti universitari, specialmente quelli fuori sede – commenta Riccardo Laterza, capogruppo di Adesso Trieste in Consiglio comunale -. Ovviamente un servizio così vincolato rispetto a inizio e fine del viaggio, limitato a un unico punto, avrà un impatto limitato in termini di utilizzo, ma qualora i numeri fossero positivi (come peraltro già avvenuto all’avvio del servizio di bike sharing nel 2020 poco prima del lockdown) sarebbe l’ulteriore riprova che Trieste sta chiedendo a gran voce significative  innovazioni nell’ambito della mobilità che la mettano al pari di altre città italiane ed europee. Constatiamo tuttavia che si tratta di un’iniziativa imprenditoriale di un’azienda e non di una misura strutturale di mobilità promossa dal Comune di Trieste.Nonostante sia prevista l’attivazione di un sistema di car sharing cittadino nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), approvato già nel 2021, e una misura del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) preveda la promozione di una riduzione del numero di veicoli privati circolanti, ad oggi nessuna misura è stata ancora attuata dal Comune al fine di favorire il raggiungimento di questi obiettivi. A luglio 2022 avevamo presentato un emendamento a bilancio proprio per chiedere uno studio di fattibilità sul car sharing, bocciato dalla maggioranza».

Adesso Trieste ha sempre promosso una visione alternativa della mobilità urbana, basata sul modello della città dei 15 minuti e sulla mobilità condivisa. Una città con servizi diffusi sul territorio e fisicamente vicini ai cittadini, una città che metta al centro le persone e miri a migliorarne la qualità della vita. Sul tema, i municipalisti anticipano che interverranno a breve in modo più complessivo.

«Il car sharing offre diversi vantaggi sia ai singoli che alla società: permette di utilizzare un’autovettura anche a chi non può sostenere i suoi costi di possesso, potrebbe incentivare alcune famiglie a risparmiare scegliendo di dismettere volontariamente un’auto utilizzata solo saltuariamente e, consentendo a più persone di utilizzare lo stesso veicolo nel corso della giornata, riduce il tempo in cui un veicolo rimane parcheggiato, contribuendo a ridurre il problema dei parcheggi – prosegue Giulia Massolino, che aveva presentato un ordine del giorno nell’ultima finanziaria regionale, bocciato dalla maggioranza, proprio chiedendo un sistema di car sharing elettrico integrato nel sistema di trasporto pubblico -. Alcuni studi infatti hanno stimato che un’auto in condivisione potrebbe sostituire da 6 a 8 auto private, e secondo i dati delle scatole nere dell’assicurazione Unipol Sai nel 2019 a Trieste le automobili private sono rimaste parcheggiate in media per il 97% del tempo. Un sistema di car sharing efficiente e diffuso sul territorio permetterebbe anche ai turisti di raggiungere la città con i mezzi pubblici e poi di poter visitare anche i dintorni, con un effetto positivo, oltre che di ricadute economiche su un’area più estesa del solo centro storico, magari anche in termini di giorni di permanenza in città. Nell’ottica di una giusta transizione ecologica, sarebbe opportuno che i nuovi servizi di car sharing abbiano una flotta di veicoli elettrici e non siano più alimentati da fonti fossili. Non solo autovetture elettriche, ma anche quadricicli che sono ottimi per la mobilità urbana grazie alle loro minori dimensioni».

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